Caro blog, sto in ferie ed esulto.
Non è esattamente la primavera che avrei sperato e non sono esattamente le ferie che avrei sognato ma “chi si accontenta gode”.
Tra l’altro poche cose al mondo mi piacciono quanto l’ozio.
Quel ciondolare svogliato dal divano al letto e ritorno passando dalla libreria, con uno spuntino goloso in cucina e in perfetta, rigorosa solitudine.
Il festival della trasandatezza, del fancazzismo, del lassismo, dell’inoperosità cronica. Che bello.
E può durare per giorni, che io sappia può durare per sempre…
Ho la zuppa di orzo perlato sul fuoco… provvedere al mio sostentamento è (quasi) l’unico impegno che ho per i prossimi giorni… che meraviglia.